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LA SICILIA MENO TURISTICA

by Davide_80

Visita alla Real Casina di caccia

Real Casina di caccia di Ficuzza
La bellissima Real Casina di Caccia di Ficuzza

Siamo tornati alla scoperta dell’entroterra siciliano, per una visita alla Real Casina di caccia dei Borboni. La bellissima e maestosa struttura, che ricorda la Reggia di Caserta, si trova in provincia di Palermo, a Ficuzza. Una zona tanto bella quanto sconosciuta (per fortuna) al turismo di massa. L’anno scorso eravamo già passati da questa zona, ma avevamo trovato la struttura chiusa e non ci era stato possibile visitarla. Così, come promesso nel nostro precedente articolo, abbiamo programmato 4 giorni in Sicilia solo per riuscire finalmente a vederla… ed è stato bellissimo!

Il bosco di Ficuzza

Riserva naturale bosco di Ficuzza
La bellissima strada che si fa largo attraverso l’enorme riserva naturale di Ficuzza

Questa zona dell’entroterra siciliano, che si trova nei pressi di Corleone, è davvero poco battuta dai turisti ma di una bellezza che lascia senza fiato. E’ completamente diversa dalla Sicilia che tutti noi abbiamo imparato a conoscere attraverso le immagini e i video che si trovano su internet. Ficuzza è il piccolo borgo che si trova nel cuore dell’omonima Riserva Naturale e sede della Real Casina di caccia dei Borboni.

La Riserva è una tra le più vaste e scientificamente interessanti zone protette dell’Italia meridionale per la sua biodiversità, varietà di ecosistemi e paesaggi. L’area è caratterizzata dalla possente Mole di Rocca Busambra (1.613 mt), un massiccio lungo 16 km, i cui paesaggi sono aspri e scoscesi. Il vastissimo bosco di Leccio ospita numerose varietà di piante endemiche e di grande interesse botanico. Per quanto riguarda la fauna locale, qui vi è presenza di mammiferi e uccelli, soprattutto rapaci, come l’Aquila Reale.

Esplorare la Riserva Naturale

Riserva Naturale bosco di Ficuzza
La bellezza di perdersi tra i sentieri della Riserva Naturale del bosco di Ficuzza

Considerata l’estensione della Riserva e l’intreccio di piste e sentieri esistenti, potete anche prendere in considerazione l’idea di soggiornare un paio di notti. Non consiglio più di 3 giorni, a meno che siate super appassionati di trekking e di stare in mezzo al nulla. Ci sono diversi sentieri che possono essere percorsi in macchina, a piedi o in mountain bike.

Dato il poco tempo a nostra disposizione, abbiamo optato per gli spostamenti con la macchina a noleggio (a proposito, ci siamo trovati benissimo con la compagnia Centauro: prezzo ottimi, assistenza TOP e personale molto gentile). Abbiamo percorso il Cammino di Santa Rosalia, che da Cefalà Diana arriva fino alla Real Casina di caccia di Ficuzza. Abbiamo visitato le particolarissime “Gole del Drago“, dalle quali purtroppo siamo dovuti scappare dopo un paio di minuti, perché eravamo letteralmente presi d’assalto da moscerini e zanzare in una concentrazione mai vista! Non abbiamo fatto in tempo a vedere il “Pulpito del Re“, una sorta di trono scolpito nella roccia all’ombra delle querce, ove Ferdinando IV si appostava per cacciare.

Storia della Real Casina di Caccia

Visita alla Real Casina di caccia di Ficuzza
Visita alla Real Casina di caccia di Ficuzza

Innamoratosi della magica oasi siciliana di Ficuzza, Ferdinando IV di Borbone, Sovrano del Regno delle Due Sicilie, fece qui costruire la sua personale tenuta estiva di caccia. Era infatti un patito della caccia e l’immensa zona boschiva era ciò che faceva al caso suo. La costruzione iniziò nel 1799 e Ferdinando IV di Borbone (chiamato anche “Il Re nasone“) visse qui, ininterrottamente, dal 1810 al 1813. L’architetto palermitano Venanzio Marvuglia progettò un palazzo sobrio ed elegante, in stile tardo barocco, tipico di alcune residenze di campagna inglesi dello stesso periodo. La palazzina somiglia molto alla Reggia di Caserta ma, al posto del bellissimo giardino campano, vanta alle sue spalle una tra le Riserve naturali più importanti del Sud Italia.

La soppressione formale del Regno di Sicilia, unificato nel dicembre 1816 con quello di Napoli dai Borboni, fece nascere in tutta l’isola un movimento di protesta composto dai baroni e dai ceti popolari. Nel biennio 1820-1821 scoppiano le rivolte e la Real Casina di caccia viene smembrata di tutte le sue parti interne. Nel palazzo reale trovarono rifugio alcuni dei detenuti fuggiti dalle carceri borboniche proprio in conseguenza delle rivolte palermitane. Uccisero tutto il bestiame della riserva reale e trafugarono quello che era trasportabile… scomparvero persino le campane della chiesa! Quel poco che era riuscito a sopravvivere venne recuperato dal successore Ferdinando II, detto “il Re Bomba“. E’ il 1831 e il palazzo reale divenne poco più di una masseria.

L’edificio oggi è adibito a centro visitatori dell’ente gestore della riserva, l’Azienda Regionale Foreste Demaniali, ed è aperto alle visite.

Visita alla Real Casina di Caccia

Visita all’interno della Real Casina di caccia

Il palazzo, chiamato “Casina“, è completo di cantina, cappella privata, saloni di rappresentanza, oltre a stalle e magazzini “d’ordinanza” ed è stato restaurato di recente, restituendo alla sua bellezza originaria il progetto architettonico di Marvuglia. Nulla purtroppo si è conservato del mobilio originale, perché esso venne depredato dagli abitanti del luogo e dei paesi vicini durante le rivolte ottocentesche.

Oggi è possibile visitare questa splendida residenza grazie ad una visita guidata ad un costo di soli 2,50 euro a persona. Vi verrà illustrata la storia della famiglia Borbonica e del palazzo, visiterete le stanze spoglie e i sotterranei, che oggi ospitano esemplari di diverse piante endemiche del luogo. Le due stanze più interessanti, a mio parere, sono quelle che ospitano decine e decine di animali del luogo imbalsamati (tra questi anche un’impressionante Aquila Reale). Altra stanza di interesse, quella che custodisce centinaia di tomi e di documenti originali dell’ottocento.

Se volte uscire dai soliti circuiti turistici per scoprire una Sicilia diversa, una visita alla Real Casina di caccia a Ficuzza è ciò che fa per voi!

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