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FARM CULTURAL PARK

by Davide_80

Farm Cultural Park: un centro di arte contemporanea nel cuore della Sicilia

Farm Cultural Park
Le domande che hanno contribuito a rendere il Farm Cultural Park ciò che è oggi

Come sappiamo la Sicilia è una regione molto controversa, piena di contraddizioni. Una terra bellissima, ricca di storia e culture differenti. Un luogo unico, giustamente annoverata ogni anno dalle più autorevoli organizzazioni turistiche tra le due o tre mete da non perdere. Eppure l‘incuria, soprattutto in alcune zone dell’entroterra, meno turistiche e conosciute, è molto presente. E non parliamo solamente di ambiente, ma anche di mantenimento e manutenzione dei siti archeologici e della favolosa architettura che permea questa terra. Quella del Farm Cultural Park, situato a Favara in provincia di Agrigento, è una storia di ribellione e rinascita. Un fulgido esempio di come, attraverso l’arte e la cultura, si possano davvero cambiare le cose. Vi portiamo alla scoperta del Farm Cultural Park: un centro di arte contemporanea nel cuore della Sicilia.

La storia del Farm Cultural Park

Murales Farm Cultural Park
Il murales in onore delle piccole Marianna e Chiara

Come spesso accade, tutto nasce da una tragedia avvenuta a Favara il 23 gennaio 2010, poco dopo le 07:00 del mattino. Un boato annuncia l’esplosione di una palazzina del centro storico di questo piccolo paese dell’entroterra agrigentino. Le conseguenze sono devastanti: infatti rimangono intrappolate sotto le macerie due bambine, Marianna e Chiara. Due piccole anime (avevano rispettivamente 14 e 4 anni) spezzate prima ancora di poter avere avuto l’opportunità di assaporare la vita.

Sembra una storia come tante altre in Sicilia, fatta di incuria, cattiva manutenzione, disinteresse. Eppure questo evento dà il là alla nascita, con due anni di anticipo, di un progetto innovativo e stupendo: il Farm Cultural Park, un centro di arte contemporanea nel cuore della Sicilia.

Che cos’è il Farm Cultural Park

Questo progetto è stato fortemente voluto e sognato da Andrea e Florinda. L’obiettivo è ambizioso e, non nascondiamolo, difficile da ottenere: recuperare il centro storico del paese attraverso l’arte e la cultura, per farne il secondo sito culturale della provincia di Agrigento dopo la Valle dei Templi. Le difficoltà stanno nel riuscire a rianimare un borgo assopito su sé stesso, il tipico paesino dove non succede mai nulla e il tempo sembra essersi fermato da anni. Quello da cui i giovani, appena possibile, scappano per cercare stimoli e fortuna altrove. Eppure c’è una caratteristica dei siciliani che ammiro molto: sono un popolo di artisti veri. Salvatore Quasimodo, Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia. Giovanni Verga, Archimede, Empedocle. Franco Battiato, Mario Venuti, Giuni Russo. E potremmo continuare ancora per molto la lunghissima lista di personalità siciliane che hanno indubbiamente segnato la storia artistica del nostro paese.

Va da sé che l’arte e la cultura sono gli strumenti potentissimi con cui si è data una nuova linfa vitale a Favara. Il Farm Cultural Park è, in sostanza, un museo di arte contemporanea a cielo aperto, una residenza per artisti e un luogo dove si svolgono diversi eventi culturali. Si tratta di un aggregato di 7 cortili in pieno centro storico, totalmente restaurati e recuperati, dove la street art la fa da padrona.

Può cambiare una città?“. “Esiste la città ideale?“. “La tua città ti ispira?“. “La tua città ti ascolta?“. La risposta a queste domande è indubbiamente SI’, almeno per quanto riguarda questo piccolo paese dell’entroterra siciliano.

Arte a Favara
Arte in ogni dove al Farm Cultural Park

Un angolo di Sicilia nuovo ed ammirevole

Ciò che rende il Farm Cultural Park un angolo di Sicilia nuovo ed ammirevole, e assolutamente da visitare, sono i suoi strepitosi 7 cortili. Prima della tragedia del 2010 questi erano dimenticati e in stato di abbandono, usati solo come sede di piccoli traffici illegali. Dopo il crollo della palazzina, per ragioni di sicurezza, i 7 cortili avrebbero dovuto essere abbattuti o cinti con delle alte mura di tufo. Ma lì, a resistere nelle loro casette, c’erano Zia Maria, Zia Rosa e Zia Antonia, tre signorine vecchiette nate e cresciute in quel posto.

Sono tre i luoghi che hanno ispirato la creazione del Farm Cultural Park:

  • il Palais de Tokyo di Parigi, sede della cultura contemporanea ed anche luogo di intrattenimento;
  • Marrakech, piazza principale del Marocco, luogo alquanto suggestivo e ricco di intrattenimento e ristoro;
  • il mercato di Camden Town, dove comprare oggetti di qualsiasi tipo e mangiare cibo di qualsiasi parte del mondo.
Farm Cultural Park bar
Al Farm Cultural Park ci sono anche stravaganti bar

Visitare Farm Cultural Park

La visita a questo bellissimo complesso è gratuita. A questa pagina del loro sito potete trovare tutte le informazioni aggiornate sulle mostre di arte contemporanea, sui giorni e gli orari in cui è possibile assistere a qualche evento.

Il modo migliore per raggiungere Favara è in auto. Parcheggiatela in una delle viette del paese e raggiungete a piedi il Farm Cultural Park.

Da Palermo o Catania

Dall’autostrada A19 (Palermo-Catania) prendete l’uscita Caltanissetta verso Caltanissetta/Agrigento e proseguite poi sulla SS626, fino a immettervi sulla SS640. Percorretela seguendo le indicazioni per Agrigento, poi prendete l’uscita verso SP3 in direzione di Via Zanella a Favara (AG).

Da Agrigento

Prendete la SP 80 in direzione Via R. Margherita, Favara (AG)

Da Ragusa

Prendete la SS 115 direzione Agrigento e proseguite fino a Contrada Mosella. Lì seguite le indicazioni per via Zanella a Favara.

Cosa ne pensate di questo progetto? Vi piace l’idea di promuovere un paese attraverso l’arte e la cultura? Avete quale luogo di questo tipo da suggerirci?

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