Degustazione vini in Sicilia? Vi portiamo a Marsala nelle cantine Donna Fugata

Avete presente le bellissime copertine che adornano i libri di Paolo Coelho? Quelle disegnate da Stefano Vitale? Con quei colori forti, vividi che raccontano un’arte popolare, che arriva subito al cuore. Ecco, ritroverete la stessa arte nelle etichette dei vini di Donna Fugata e lo stesso spirito genuino nel sapore di questi vini di Sicilia.
La storia della cantina

Appena arrivati nella sede delle Cantine siamo subito accolti dalla presentazione della storia e della struttura della Cantina. D’altronde come si potrebbe iniziare una degustazione di vini in Sicilia senza prima assaggiarne la storia? All’inizio, in queste zone, si produceva solo il marsala ma la famiglia Rallo decise di invertire la rotta e iniziare una produzione di vini tipicamente siciliani come il Nerello Mascalese, il Nero d’Avola o il Frappato. E’ una storia di coraggio e di azzardo, ma vista la passione e la determinazione della famiglia Rallo si può dire che sia una storia a lieto fine.
La loro cantina conta di numerosi tipi di vini, grazie anche al fatto che sono stati capaci di diversificare i terreni adibiti a vitigno. Se ne trovano sull’Etna ma anche nelle isole come a Pantelleria. La terra vulcanica riesce a dare mineralità ai vini mentre il camuso pantesco, tipico di Pantelleria, cresce in una zona estrema che rende il loro passito una vera meraviglia. I vini di Sicilia possono dirsi veramente ricchi di sapori.
Voi penserete, beh è facile in una terra come la Sicilia, fare dei vini buoni no? In parte è vero, la terra siciliana è veramente un paradiso ma l’eccellenza richiede disciplina e innovazione. Ad esempio per sprecare meno acqua e energia, questa cantina ha adottato un metodo di vendemmia notturna e anche i pannelli fotovoltaici. Potevano fermarsi al buon terreno e invece hanno deciso che la cura per l’ambiente poteva essere una carta vincente, sia per migliorare il vino, che per migliorare il nostro Pianeta.
La degustazione vini in Sicilia

La degustazione dei vini si svolge in una sala dove veniamo accerchiati da botti in legno, in uno spazio decisamente elegante. La sommelier ci fa trovare 4 calici di vino e quattro pietanze abbinate. Per ogni assaggio ci spiega cosa andremo ad abbinare e quali sapore potremo percepire.
Il primo vino e il loro rosato, Sul Vulcano Rosato del 2019, un vino dell’Etna. E’ abbinato a una bruschetta col pomodoro e il sapore è sublime. Difficile trovare un buon rosato in Italia. E’ un vino elegante e raffinato.
Il secondo invece è un bianco, il Vigna di Gabri 2018. E’ molto strutturato, maturato in barrique e quindi si può abbinare al pane cunzato. Non perde potenza anzi.
Il terzo vino è un rosso, le Mille e una notte 2015. Qui si va decisamente verso vini più forti e articolati. L’abbinamento è umido, una arancina. Il sapore è persistente e si fonde bene col ragù.
Per finire ci fanno assaggiare il mitico Ben Ryè, il passito di Pantelleria. Questa viticoltura eroica passa ogni giorno della sua vita a difendersi dallo scirocco che soffia deciso sulle sue fronde. Quello che ne esce è un vino dolce, caldo ma che non stanca mai. Abbinato a una crostatina di ricotta, semplicemente sublime.
La degustazione di vini in Sicilia è stata un’esperienza tra gusto e arte. Sia il palato che la vista sono stati completamente soddisfatti. E’ stato come portarsi a casa un pezzo di Sicilia, la sua arte piena di colori e di gioia e il suo gusto caldo e accogliente.
Per finire vorrei citare un artista ben presente nell’immaginario collettivo, per rendere onore a una cantina che ha saputo creare un perfetto connubio tra arte e vino:
I veri intenditori non bevono vino: degustano segreti.
Salvador Dalí